Vale la pena sottolineare che la Corte di Cassazione ha stabilito che per dimostrare la sussistenza del reato può bastare l’identificazione dell’indirizzo IP di chi ha eseguito l’accesso abusivo. La pena è aumentata e si procede d’ufficio nel caso in cui i fatti siano commessi in danno di persona in https://altbookmark.com/story20119055/fascinaci%C3%B3n-acerca-de-reati-querela-di-falso